Scheda di Vahn

Vahn nacque 24 anni fa da una povera e numerosa famiglia di contadini, in una pianura circondata da montagne alte e minacciose.
Nonostante le circostanze non fossero in partenza delle migliori, sin dalla tenera età il padre insegnò a lui e ai suoi fratelli a combattere con la spada e a cavalcare.
Per ognuno di loro l'anziano uomo sperava in un futuro da nobile cavaliere di Semerir ma purtroppo non fu così...
Durante la sua adolescenza Vahn vide morire i suoi fratelli uno dopo l'altro nell'intento di proteggere la famiglia dalle creature del male fuoriuscite dalla nebbia.
Di tutti i ragazzi si era salvato solo lui... ma ormai la famiglia era distrutta.
Pochi mesi dopo la morte dell'ultimo fratello, sua madre si tolse la vita, impiccandosi.
Il ragazzo andò in totale depressione alla vista della madre morta, mentre il padre decise silenziosamente di sparire nel nulla, abbandonando suo figlio.

Così, all'età di 15 anni Vahn si ritrovò completamente solo, ma non poteva rimanere lì senza fare niente: prese tutto quello che poteva trasportare sul suo cavallo e galoppò verso nord senza sosta, alla ricerca di quel pacifico villaggio, Solaria, famoso in tutta Semerir per il maestoso paesaggio circostante...


Poco tempo dopo, già tutti nel villaggio conoscevano il ragazzo dai capelli corvini, il quale aveva persino trovato un lavoro abbastanza redditizio come aiutante del fabbro cittadino...finalmente la sua vita pareva aver preso una piega molto più tranquilla, e tutti i suoi ricordi strazianti si allontanavano sempre di più giorno per giorno.
Ciò malgrado la sua vita non diventò di certo monotona.
Un caldo giorno d'estate Vahn stava portando, come suo solito, due grossi secchi vuoti al grande lago dietro al villaggio per riempirli d'acqua fresca.
Non appena arrivò al lago, il ragazzo si ritrovò più sudato e stanco del solito così ebbe l'idea di rinfrescare il proprio viso nelle acque fresche e pulite del lago.
Vide però qualcosa di strano sul fondo del lago...erano propio vestiti e capelli di donna quellli che vide fluttuare laggiù, non ci pensò due volte, prese un grosso respiro e, ignorando il fatto che non sapesse affatto nuotare, si tuffò in acqua spingendosi fino in fondo dove afferrò l'esile figura della ragazza per il bacino per riportarla in superfice, ma non fece in tempo che la ragazza si voltò di scatto verso di lui e anche con aria piuttosto indispettita, Vahn rimase talmente scioccato che restò fermo a fissarla nella sua straordinaria bellezza fatata, dimenticandosi però dell'aria che veniva a mancare sempre di più, infatti perse i sensi un attimo dopo.
Riaprì lentamente gli occhi scorgendo la sagoma della sua salvatrice dalla pelle color del cielo, sorrideva e ridacchiava soavemente, probabilmente per via di quello sbadato ragazzo che quasi era annegato per colpa della sua paralizzante bellezza e stranezza, ad ogni modo Vahn non si sentiva ancora molto bene e chiuse per un pò gli occhi, quando li riaprì quella dea non c'era più, da nessuna parte, il ragazzo tornò di corsa indietro, dimenticandosi anche dei secchi, doveva raccontare l'accaduto al suo migliore amico, il vecchio fabbro che lo trattava come un figlio.
- Un colpo di sole ragazzo mio!! Tutto questo lavoro deve averti stancato e il caldo...beh ha fatto il resto -
Concluse con una fragorosa risata, e, con una pacca sulla spalla lo mandò a casa dandogli 3 giorni di riposo, ma Vahn non riusciva più a dormire, neanche a mangiare, era turbato, non sopportava l'idea che quella fanciulla potesse essere stata solo frutto di un malore, così di prima mattina il giorno seguente si diresse di corsa al lago dove era successo tutto, ma niente, era vuoto...attese un segno, un rumore, qualcosa insomma, non successe niente e la noia lo fece addormentare là sull'erba, erano già due giorni che non dormiva d'altraparte ma quel sonno non durò a lungo, colpevole di nuovo la creatura dei suoi sogni che già stava fuggendo nelle profondità del lago ma che Vahn fermò, entrando anche lui in acqua e afferrandola per un braccio.
- E' molto che mi cerchi vero? -
Prima che a rispondere il ragazzo pensò a quanto fosse paradisiaca quella voce, quando stava per rispondere, la ragazza lo bloccò con un profondo bacio, il primo di tutta la sua vita dopo 23 anni.
Da quel momento si incontrarono in quel luogo ogni giorno, in poco tempo il loro amore divenne incommensurabile, non a caso pochi mesi dopo decisero di unirsi per sempre nel sacro vincolo del matrimonio, erano pronti e decisi entrambi, soprattutto Seala, così che oltre alla sua anima potesse finalmente anche donargli il suo corpo, cosa altrimenti proibita per una ninfa come lei. Quando arrivò il gran giorno, nessuno fu colto di sorpresa, tutto il villaggio era preparato al lieto evento, nessuno mancava; dal più bel bimbo elfico al più vecchio e storpio nano.
Quando finalmente potè vedere la sua sposa, Vahn desiderò di poter fermare quel momento e fissarlo nell'eternità per continuare ad ammirare quella pelle colore del paradiso e quei lunghi capelli bianco candido che incorniciavano un viso d'angelo fin troppo perfetto, tornò coi piedi per terra e la prese per mano, si guardarono sorridenti e complici di aver fatto, la notte precedente al lago quello che gli dei avevano proibito, trasportati da quella passione troppo forte che faceva ardere il loro amore. Alla fine era arrivato a portarla all'altare, la sua amata, ancora poche parole del sacerdote e sarebbero stati al sicuro, uniti per l'eternità contro tutti i pericoli che sarebbero venuti...ma quell'errore che avevano commesso si rivelò fatale, degli spiriti mostruosi interruppero la cerimonia invadendo la piazza che ospitava il villaggio e mentre tutti si davano alla fuga, Vahn e Seala erano rimasti insieme cercando di non separarsi, ma fu tutto inutile, due spiriti li afferrarono volando via in due direzioni separate e opposte, la resistenza fu inutile, il sentire le grida della sua dolce metà e non poter fare nulla frantumò il cuore del giovane ragazzo, mentre si dimenava come una bestia promise alla sua amata che a qualsiasi costo sarebbe tornato da lei.
Tutto cominciava a essere perduto per sempre, non era riuscito a fare niente per salvare la sua dolce Seala e ormai quel mostro lo aveva portato chissà quanto lontano, erano già passate molte ore, ma la speranza non morì mai del tutto dentro di lui...la bestia che lo trascinava improvvisamente lo lasciò volare giù, verso un'imporporata valle di nebbia, Vahn era pronto a tutto, ma quando atterrò sul suolo viscido e molle si trovò davanti all'inaspettato; un enorme umanoide simile ad un demone, probabilmente una divinità maligna, lo stava fissando. Quella visione era paralizzante, la mano del mostro l'afferrò, portandolo davanti al suo viso spinoso e scuro.
- Hai infranto le leggi che NOI abbiamo creato, quest'errore ti costerà molto, molto caro -
Detto questo, il demone strinse il povero ragazzo nella sua mano quasi ad ucciderlo, quando lo lasciò cadere al suolo si sentì profondamente male, come se ogni cellula del suo corpo fosse morta e rinata in qualcosa di malvagio, osservandosi dalle mani ai piedi apprese che l'aveva tramutato in qualcosa di mostruoso, urlo di rabbia, di dolore, spinto da qualcosa di malvagio che dentro di lui adesso voleva uscire fuori ma non glielo permise, spalancò le ali alle sue spalli e fuggì nella direzione opposta alla grande divinità delle tenebre lasciandosi alle spalle la sua terrificante risata di soddisfazione. Era fuggito veloce e per lungo tempo aveva attraversato lande sconosciute fino a che non arrivò ad un bosco più rassicurante dove atterrò...ogni creature che lo vedeva avvicinare scappava via terrorizzata, Vahn non vedeva più via d'uscita a questa situazione ormai degenerata al limite immaginabile, rimase con la testa tra le scheletriche mani, seduto in riva ad un ruscello a non fare niente, un altra apparizione divina però lo destò dal suo dolore, questa volte era un esile elfa dai capelli biondi e lo sguardo caritatevole.
- Hai violato una mia figlia prima di unirti a lei in matrimonio, ti meriti questa punizione Vahn, tuttavia...il tuo cuore è puro, la tua anima giusta...potrati tornare ad avere il tuo aspetto di sempre, umano di notte, demone di giorno...mi dispiace, questa magia oscura è troppo forte anche per me, buona fortuna giovane -
Vahn si sentì notevolmente sollevato nonostante avesse comunque perso gran parte della vita normale che poteva vivere, non proferì una parola ma sentì dentro di sè una nuova energia positiva, non tutto era perduto.