Semerir: La Rinascita

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    Sangue, distruzione e follia: questi erano ormai diventati i padroni delle terre di Semerir. Non doveva andare così, non era così che era cominciato, non era questo che gli dei volevano.
    In principio Tanis, dio della Luce, e Gorsh, dio delle Tenebre, crearono e, successivamente, popolarono Semerir infondendo in quelle terre il potere della vita e della morte. La prima razza a sorgere in queste terre diede origine, col passare dei secoli, a numerose altre che si svilupparono e si evolsero in modi differenti a seconda dei luoghi in cui risiedevano. Per guidare questi popoli gli dei diedero vita a dei loro avatar: il Re della Luce e il Demone Supremo. Essi erano una parte di loro, il mezzo con cui gli dei avrebbero potuto interagire con il piano mortale e avevano il compito di guidare le masse, diffondendo il verbo dei loro progenitori.

    Il Re della Luce instaurò il suo regno tra le Piane di Smeraldo, costruendo intorno a lui Cento Torri, la mitica città al cui centro spiccava il Castello d'Argento: molti seguirono le sue parole costituendo una forza tanto potente da plasmare il ciclo della vita e della rinascita.
    Il Demone Supremo strappò dalle mani avide dei demoni i territori inesplorati delle Lande Desolate facendo erigere con sangue e ossa il Muro Eterno che proteggeva la sua Roccaforte delle Tenebre, generatrice di abomini. Demoni, diavoli, elfi oscuri e umani furono i suoi primi seguaci costituendo l'Orda del Sangue capace di dilaniare e corrompere la terra stessa con la sua sola presenza.
    I due opposti continuarono il loro antico compito, portando equilibrio nelle terre e confrontandosi continuamente per la supremazia di uno o dell'altro.

    Con il passare dei secoli l’equilibrio iniziò a vacillare: per raggiungere i propri scopi, luminosi od oscuri che fossero, nessuno badò più alle conseguenze delle proprie azioni e ogni mezzo divenne lecito. Gli avatar, per primi, persero il lume della ragione: dimenticarono l'esistenza dei loro creatori e si fecero venerare come uniche e incontrastate divinità di quelle terre.
    Scatenarono epurazioni e genocidi di coloro che rammentavano ancora gli antichi dei: i roghi organizzati dagli Inquisitori della Luce illuminavano intere città, mentre i sacrifici di massa degli Stregoni inondavano di sangue le strade e dipingevano i monti.
    Il Re della Luce si erse per primo nella ricerca di più potere per sconfiggere il suo avversario: ricercò antichi artefatti creati tramite proibiti incantesimi e incatenò a lui i suoi sudditi accecandoli con la sua luce ormai oscura. Il Demone Supremo si rinchiuse nella sua Roccaforte, ormai alle soglie della pazzia soggiogò le menti del suo popolo riducendo a una massa di carne e stravolse le leggi della vita e della morte scatenando una frattura nell'equilibrio dei diversi piani. Il mondo era in preda alla follia e al terrore. Nessuno poteva opporsi.

    Tutto tacque all'improvviso: i due Avatar divini si sedettero per l'ultima volta sui loro troni ricoperti di sangue, teschi e oro mentre la loro pelle si irrigidiva sempre più. In breve, quelli che erano diventati il terrore di tutta Semerir, si trasformarono in pietra, una pietra dura e eterna per far rammentare gli errori del passato. Da quel momento nacquero numerose leggende.
    Qualcuno sostenne che si fossero alleati per combattere gli antichi dei e che avessero, quindi, abbandonato il mondo terreno per potergli sfidare nel loro piano di esistenza. Altri ritennero che il loro corpo di carne non fosse più in grado di sopportare il peso delle colpe che gravava sulle loro anime e che il potere che avevano accumulato li avesse distrutti.
    Ma la realtà era diversa. Molto diversa.
    Spettatori di ciò che stava accadendo e resisi conto del loro errore gli dei decisero di agire, ponendo fine alla vita dei loro stessi figli: quel gioco, quella partita a scacchi fra i bene e il male doveva, alla fine, concludersi.
    Con la Pietrificazione degli Avatar divini, terminò la Prima Era della Terra di Semerir.

    Dopo il giorno, che successivamente verrà ricordato da tutti come "La Pietrificazione", vi fu una diaspora generale. I superstiti cercarono di riorganizzarsi nella devastazione rimasta e di ripopolare le città ormai abbandonate.

    Dopo qualche decennio gli dei compresero che, nonostante tutto, gli esseri viventi su Semerir avevano bisogno di una loro guida, avevano bisogno di riferimenti. Decisero, dunque, di inviare fra loro altri emissari ma, questa volta, sarebbero stati dei mortali, con un potere nettamente inferiore a quello dei loro predecessori. Per tutti gli altri sarebbero stati degli Eroi. Decisero anche di non crearli solo dalla Luce o solo dalle Tenebre: unendo i loro poteri infusero in questi uomini entrambi gli elementi, tuttavia, in concentrazioni diverse.

    Fu proprio quel giorno che un altro dio, in disparte fino a quel momento, entrò in scena: Nel. Mai si era intromesso nelle questioni riguardanti Semerir ma, ormai affezionato a quelle terre, non poteva distogliere lo sguardo sapendo che le azioni degli Dei non sarebbero state sufficienti a creare un equilibrio duraturo. Decise, quindi, di far ritrovare ad un suo figlio mortale una serie di antichi tomi all'interno dei quali era riportata la storia dimenticata della Prima Era, cosa effettivamente fosse successo il giorno della Pietrificazione. Con questi volumi magici, Nel, riuscì a comunicare con suo figlio e a dare a lui e alla sua stirpe il compito di proteggere l'equilibrio di quelle terre: quell'uomo diventò il primo Precursore.

    Tanis e Gorsh infusero il loro potere nei loro eletti trasformandoli nel Portatore di Luce e nell'Emissario di Morte: essi si diressero nelle terre dei loro predecessori come se richiamati dall'eco di un antico potere, fondarono le loro dimore sopra i resti delle antiche città seppellendo e nascondendo le "mitiche statue".

    Il Portatore di Luce raccolse intorno a se religiosi e studiosi cercando di portare il credo del dio Tanis nelle terre più lontane: molti guerrieri si unirono sotto la sua ala protettiva sostenendo antichi valori rimasti intatti anche nei tempi bui del passato.
    L'Emissario di Morte richiamò gli antichi alleati del suo dio dalle più oscure tenebre: demoni sanguinari, abomini, troll e orchi. Il suo obbiettivo era quello di estendere il suo dominio su tutto Semerir portando con se morte e distruzione.
    Infine il Precursore, nascosto da suo padre Nel dagli occhi degli altri dei e dei loro figli, si diresse nelle Terre di Nessuno dove fondò il suo regno affiancandosi da qualsiasi creatura per poter far mantenere stabile l'equilibrio tra il "bene e il male". Silenzioso e onnipresente.

    Precursore, Emissario di Morte e Portatore di Luce. Sarebbero stati loro, d'ora in poi, a vegliare sulle Terre di Semerir.



    Edited by traditore91 - 8/8/2011, 23:18
     
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