Adelbert Nitrogenti

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  1. megalit
     
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    Nome • Adelbert Nitrogenti
    Razza • Umano
    Classe • Metascientist mago
    Sesso • Maschile
    Rango • 1° rango
    Regno • Neutrale
    Energia • 50
    Età • 23 anni

    Biografia •
    Rinato all'età di 20 anni con un mentalità stravolta, completamente diversa rispetto a quella precedente. Prima di questo evento la sua era un vita banale ed insulsa. A quel tempo era conosciuto come William, Willy per gli amici.
    Orfano, era stato dato in affidamento ad una associazione per la formazione scientifica dei giovani. Questo gruppo sociale (le cui sedi erano piccoli "conventi" o costruzioni capaci di accogliere più persone) aveva come scopo quello di far crescere i bambini cercando di dargli una spiegazione plausibile a tutto, anche alla magia! Questi ideali non erano molto eccitanti per il piccolo Willy, tant'è che tendeva a non partecipare alle lezioni condotte dai propri insegnanti e col tempo le lacune, che già aveva, andavano accumulandosi. Preferiva andare in giro con piccoli teppistelli o ladri di frutta in modo da non prender parte agli studi della natura o di chissà quale altra cavolata. I suoi concetti della vita andavano contro al pensiero collettivo delle persone con le quali viveva. Ogni singolo individuo che vivesse in quel luogo si inebriava al pensiero di come potesse funzionare il proprio corpo o al sapere cosa ci fosse nell'aria. Tutti tranne William che, un dì, a malincuore, accettò di aderire ad una lezione extracurricolare circa le osservazioni astronomiche degli astri svoltasi, ovviamente, in orari notturni.
    Quella notte il cielo era limpido e le stelle erano più luminose del solito. La classe aveva scelto come postazione per le osservazioni celesti un collina poco lontano dal loro piccolo “monastero”. Una volta fissato il telescopio su un punto a discrezione del maestro questi fece guardare a turni l’oggetto che aveva scelto spiegandone la struttura, la nascita, l’evoluzione e la morte.
    Una stupida roccia pensò William quando vide quel corpo celeste. La lezione continuava e continuava. Il tempo sembrava non passare mai e la stanchezza si faceva sentire. Ad un certo punto, in preda alla noia, rivolse il proprio sguardo verso la volta celeste e iniziò a contarne i puntini luminosi. Notò poi un piccolo lume nel cielo. D’improvviso, come se fosse stato obbligato da una forza superiore, si alzò tendendo le mani verso un qualcosa di misterioso. Quella minuscola luce che aveva notato si faceva sempre più grande. Il maestro e gl’ altri ragazzi guardavano, incuriositi, il comportamento anomalo del giovane. D’un tratto lo videro anche loro: quel corpo luminoso. Il maestro non fece in tempo a riconoscere l’oggetto che questo, producendo prima un fischio e poi un rumore sordo, colpì la fronte di William. La classe, spaventata, corse nei propri dormitori mentre il maestro andò a controllare se fosse ancora vivo, anche se dopo un impatto del genere sarebbe stato molto improbabile, impossibile se vogliamo.
    Ma per quanto impossibile fosse tale evento, si era verificato. Dopo averlo portato in infermeria e aver posto il caso al resto dei docenti, risultò che Willy era entrato in coma.
    Un miracolo! esclamarono, siccome, secondo le loro conoscenze, una cosa simile non era possibile che si verificasse e per questo motivo lo tenerono in vita e lo studiarono per comprendere come fosse sopravvissuto. E intanto che il tempo passava il resto delle persone che cercavano di curarlo non sapeva che la sua mente era altamente attiva. William era entrato in uno stato di incoscienza mistica.

    Ora, in questo stato, avvenne il miracolo che permise a questo nuovo uomo di nascere. William aveva solo 17 anni quando entrò in coma e dal quel giorno la sua mente vagava in mondi e dimensioni che il nostro buon senso ci direbbe non esistono! Nel suo vagabondare veniva accompagnato da una Voce trascendente che gli illustrava quanto meravigliosa fosse la realtà nella quale viveva. Alle prime esperienze in questo campo William dimostrava una grande ostinazione nel non ascoltare la Voce ma, non avendo nulla da fare, si piegò a Lei. Col tempo la sua mente si liberò dei concetti che avvelenavano la sua mente e lo distoglievano da ciò che, teoricamente, era giusto. Ogni cosa aveva una spiegazione, ogni cosa era collegata ad un’ altra: gli uni agli altri biologicamente, chimicamente alla terra, al resto dell’universo atopicamente. Realizzò, nel mezzo del suo viaggio “ultraterreno”, che la scienza è lo strumento migliore mai realizzato per comprendere la realtà. Sfortunatamente, apprendere di continuo concetti e nuove cose senza una pausa, non giovava alla sua salute. Le informazioni entravano nella sua testa al primo ascolto e non uscivano. Era una spugna. Solo il cervello di William era attivo, il resto del corpo andò pian piano atrofizzandosi. Si dimenticò il suo nome, dimenticò come si usassero gambe e braccia e altri organi con muscoli volontari ma nonostante ciò continuava ad imparare. La Voce era sempre più soddisfatta del suo pupillo che, ad ogni nuova scoperta, era sempre riconoscente a Lei per avergli dato la possibilità di conoscere ed apprendere. Passati i 3 anni e avendo compreso la maggior parte delle cose che l’universo racchiudeva, ascoltò per l’ultima volta la Voce. Questa gli disse che ciò che aveva imparato era solo una parte infinitesimale della conoscenza totale dell’universo. La grave mancanza di sapere scientifico, non solo da parte sua ma anche dal resto degli esseri viventi, doveva essere colmato. Ora, lui, dotato di una nuova mentalità, solide basi scientifiche e una curiosità innocente, potrà essere capace di riempire questo vuoto.
    Detto ciò, la prima cosa che necessitava sapere la chiese direttamente alla Voce.

    Qual è il mio nome? Chi sono?

    Tu sei Adelbert Nitrogenti! Umano che, dopo aver compreso la complessità di ciò che voi, esseri effimeri, avete scoperto della vostra realtà, è finalmente capace di manipolarla . Tu che hai abbracciato la scienza, ora la puoi dominare. Non sarà una cosa immediata … il tuo risveglio inibirà molte delle capacità che qua ti era permesso usare …

    Dopo aver ripreso conoscenza, vide intorno a se diversi individui a lui sconosciuti che lo abbracciavano, piangevano, gridavano.

    William! Willy!

    Perplesso si rivolse a loro

    Io sono Adelbert Nitrogenti. Umano che, dopo aver compreso la complessità di ciò che voi, esseri effimeri, avete scoperto della vostra realtà, è finalmente capace di manipolarla .

    E alzandosi da quello che era il suo letto, guardò con occhi nuovi il mondo che lo circondava.




    Carattere •

    All'apparenza sembrerebbe sveglio, ma nella pratica è tutt'altro. Si distrae per nulla ed è ingenuo oltre che smemorino. E' difficilmente irritabile e tende ad avere un comportamento pacifico per il quale è raramente coinvolto in risse o eventi bellici. Nonostante questo è capace di parlare per ore su un dato argomento scientifico ed è particolarmente disponibile ad aiutare le persone. Non è molto amante dello sporco, anzi è abbastanza schizzinoso al riguardo. Ama l'ordine e la pulizia in un ambiente.


    Armi •

    Strumento della Voce

    Piccolo bastone da passeggio la cui asta e in una misteriosa lega metallica tanto resistente quanto leggera. Il bastone argentato ha, all'estremità dell'impugnatura, un rivestimento dorato con su una pietra incastonata il cui colore è simile a quello dello zaffiro, ma più chiaro. Il bastone è alto 80cm ed è un ottimo incanalatore per i suoi poteri.

    Protezione della Voce

    Un maglione nero con collo a dolce vita i cui fili sono intrecciati ad una fibra più resistente dei normali vestiti. E' ovvio che questo non riuscirà a proteggerlo da affondi o forti colpi, ma la sua resistenza ai tagli e leggermente superiore alla norma. E' un indumento che porta sempre sotto al camice. Sul petto, in piccolo, a destra è ricamato in oro un occhio con la pupilla vuota.


    Poteri •


    Annichilazione controllata

    Ogni cosa che occupi uno spazio ed abbia una massa può essere classificata come materia e, ovviamente, questa sarà composta da atomi e altre subparticelle che possiedono una carica e una massa. Esiste, però, un fenomeno tanto meraviglioso quanto pericoloso, se si verifica senza nessuna prevenzione: l'annichilazione. Come suggerisce la parola, l'annichilazione è un annullamento, una "cancellazione" di materia dopo che questa incontri le corrispondenti antiparticelle e quindi la relativa antimateria. Ad Adelbert basterebbe,quindi, manipolare le subparticelle che compongono l'aria, cambiandone la carica e aggregandone le unità, per eliminare un attacco di tipo magico lanciato dall'avversario. La soppressione dell'attacco nemico è del tutto controllata per evitare che qualcuno si possa far del male, dato che un normale processo di annichilazione produrrebbe anche un' immensa quantità di energia. E' una difesa che non è possibile usare in un corpo a corpo e neanche con attacchi magici estremamente massivi o evocazioni, la difesa si estende solo a proiettili (schegge di ghiaccio, palle di fuoco,etc...) e raggi magici (fulmini, flussi di energia,etc...)


    Leggero dislocamento tettonico

    Una faglia è capace di formarsi in seguito a dei dislocamenti di tipo tettonico quando le placche del pianeta si muovono. Adelbert è capace di riportare e "isolare" questo evento in un area limitata a suo piacimento ricreando queste faglie, in particolare, detta trascorrente. Queste sono le cause più comuni dei terremoti. A differenza degli eventi naturali Adelbert è capace, in seguito alla formazione di questa faglia, di creare delle batoliti temporanee poco sotto il terreno permettendo a questo, oltre che a spostarsi avanti e indietro e creare questa frattura, anche di alzare schegge di roccia. Tutto ciò sarà possibile toccando il suolo; il risultato finale, in breve, è la tipica frattura violenta da terremoto (solo, ovviamente, più ridotta)


    Frusta d' e-

    Creando una notevole differenza di quantità di elettroni tra di lui e il bersaglio, Adelbert, è capace di generare “raggio” elettrico molto simile ad un fulmine dalle proprie mani. Ovviamente le grandezze fisiche che caratterizzano tale evento sono molto minori e il flusso elettrico risulta essere più fluido rispetto alla stessa saetta. E’, però, sempre possibile che il bersaglio si ustioni o rimanga shockato dall’alto voltaggio elettrico. Il plasma che va a costituire tale “fulmine” ha uno spessore di 1cm circa, se non di più.

    SPOILER (click to view)
    siccome le abilità contengono concetti in parte veri xD le persone esperte nel campo specifico della singola abilità che trovano errori nella descrizione (si parla quindi dal punto di vista scientifico) possono tranquillamente mandarmi un pm facendomi notare gli errori in modo che io cambi la parte descrittiva dell'abilità ^^ sfortunatamente non sono onnisciente ._. e non vorrei fare brutte figure dicendo cavolate xD (è ovvio che non vi chiedo di mandarmi un pm dicendomi " nella realtà non puoi cambiare la carica delle particelle subatomiche senza avere apparecchiature appropriate " perchè, appunto, si usano solo nella realtà xD)






    Edited by megalit - 13/11/2010, 20:32
     
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    CITAZIONE (traditore91 @ 24/1/2010, 16:28) 
    Detto questo bisogna definire la figura di un Panmagius: considerata come l'ultima classe di maghi,i Panmagi sono coloro che decidono di apprendere due o più delle Arti sopracitate. Logicamente, estendendo la propria conoscenza su più dottrine, il livello di potenza per ciascuna di esse, sarà inversamente proporzionale al numero di Arti padroneggiate. La difficoltà nel padroneggiare più arti contemporaneamente e la bassa potenza iniziale di esse è il prezzo da pagare per ottenere, ai massimi livelli, poteri eccezionali. I pochissimi maghi che riescono a sostenere tali forze sono consideratati essere superiori, virtualmente immortali (cito il Lich o, per chi è votato al bene, un mago che riesce a far passare la sua essenza da un corpo a un altro o, semplicemente, in grado di allungare la sua vita senza alcun limite)



    Edited by traditore91 - 14/11/2010, 12:46
     
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